Alluvione, si continua a scavare
Nei territori dell’alluvione sono spiegati 2.700 uomini delle strutture operative che proseguono le attività di assistenza alla popolazione e ripristino dei servizi essenziali nei luoghi colpiti dall’alluvione. Lo riporta una nota del Dipartimento Nazionale della Protezione Civileprecisando che “le operazioni sono gestite dai centri operativi istituiti sul territorio che sono coordinati dall’Unità di crisi regionale per la Toscana e dal Ccs – Centro di coordinamento soccorsi di La Spezia per la Liguria“.
“Scende a 400 -riporta la nota del Dipartimento- il numero delle persone che tra le province di Massa Carrara e La Spezia sono fuori dalle loro abitazioni. Il bilancio delle vittime è di nove persone che hanno perso la vita e quattro ancora disperse. Sono impegnati circa 2.700 uomini delle strutture operative, tra cui Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Forze Armate e personale della Croce rossa. Tra questi sono 1.300 i volontari di protezione civile, provenienti in parte anche dalle regioni limitrofe. Stanno operando inoltre decine di tecnici e di esperti delle strutture regionali, provinciali e comunali di protezione civile, delle prefetture, dei centri di competenza e delle società dei servizi. Per i servizi essenziali, si conferma il ripristino dell’energia elettrica e della fornitura d’acqua anche se rimangono ancora dei problemi sulla rete idrica, in particolare in alcune delle aree colpite. Per quanto riguarda la viabilità, la circolazione locale risulta ancora limitata.
Sta rientrando il personale del Dipartimento della Protezione Civile che ha affiancato le strutture locali nei primi giorni dell’emergenza. Nei prossimi giorni saranno individuati i Commissari delegati incaricati a gestire l’emergenza”. Ma l’emergenza continua e preoccupano le previsioni per metà settimana che prevedono la possibilità di nuove piogge. Il bilancio resta fermo a 9 morti accertati tra Liguria e Toscana, mentre i danni, secondo le prime stime, supererebbero i 200 milioni di euro.
