G8, anche George Clonney visita i terremotati

La giornata di Clooney dunque si è aperta e chiusa in due tendopoli. A Sant'Eusanio, dove l'attore era atterrato in mattinata, gli sfollati gli si sono stretti attorno e lui si è concesso senza riserve: rilassato, sorridente, elegantissimo con il suo completo grigio scuro e la camicia blu, ha salutato in italiano le ragazzine (e i loro genitori) che gli si accalcavano intorno: «Mi chiamo George, come stai, buongiorno», sono le frasi che l'attore ha elargito ai fan.
Clooney è rimasto colpito dalle condizioni di vita degli sfollati: «La gente vuole tornare a casa» ha detto arrivando nella tendopoli. «Io vivo in California e sono abituato ai terremoti. Mi sembra molto importante dare attenzione a un territorio così ferito dal sisma, se la mia presenza attira l'attenzione dei media io sono felice». Clooney si è concesso per foto, strette di mano, baci e abbracci con chiunque lo chiedesse. Senza trascurare il sindaco: «Dateci una mano» gli ha detto Giovanni Berardinangelo. «Lo farò» ha risposto l'attore serio.