La Limantria nei boschi della Valtiberina

La Limantria nei boschi della Valtiberina

articles La Limantria nei boschi della ValtiberinaDopo aver fatto man bassa della vegetazione nel promontorio di Populonia (Pombino) e dell’Elba, lasciandosi alle spalle un panorama dalle tinte invernali, sono arrivate fino alle colline di San Sepolcro. Le limantrie, bruchi defogliatori, hanno attaccato oltre 200 ettari dei boschi in  provincia.

I bruchi si sono accaniti sulla vegetazione, principalmente le specie quercine, dei boschi alle spalle di Sansepolcro e limitatamente di Pieve S. Stefano. L’evento, atteso in quanto già monitorato dai tecnici del Servizio Regionale di monitoraggio fitosanitario dei boschi, dal Corpo Forestale dello Stato e dalla Provincia di Arezzo, non desta preoccupazione per la salute pubblica in quanto queste larve non sono munite di peli urticanti.

Infatti solo in una piccola porzione di bosco, lontano dai centri abitati, sono state osservate alcune larve di un altro insetto (Euprottide) che invece può determinare problemi di irritazioni per le persone. Sebbene la Limantria abbia causato intense defogliazioni, le piante non subiranno danni permanenti in quanto ricostituiranno spontaneamente le chiome; pertanto è stata confermata la non necessità di dare corso ad interventi di controllo.

Questi insetti infatti si trovano comunemente nei boschi e, in condizioni particolarmente favorevoli come quelle di questa stagione, possono aumentare notevolmente di numero provocando le intense defogliazioni osservate in queste aree. Il fenomeno, sottolinea un comunicato della Provincia di Arezzo, sarà comunque attentamente monitorato nella sua evoluzione al fine di prevedere tempestivamente, e solo se necessario, eventuali interventi di contenimento con prodotti biologici che, eventualmente, potranno essere utilmente messi in atto solo nella prossima primavera.

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