Accoglienza in Toscana per gli immigrati del nord Africa
Il modello Toscana per l’accoglienza delle persone che verranno spostate dall’isola di Lampedusa è stato concordato. Non verrà allestita, dunque, alcuna tendopoli a Coltano, presso Pisa; bensì dieci centri di prima accoglienza, che potranno ospitare circa cinquecento persone, tutte identificate.
Questo l’esito degli incontri avuti ieri a Roma dal presidente della Regione Enrico Rossi alla Conferenza tra Stato e Regioni e al Viminale, alla presenza del ministro dell’interno Maroni. Un protocollo di intesa che sarà siglato dal ministero dell’Interno, dalla prefettura di Firenze e dalla Regione Toscana definirà i compiti delle parti coinvolte. Il ministero si farà, altresì, carico dei costi dell’operazione e degli aspetti logisici e di sicurezza, la Regione, attraverso la Protezione civile, invece, dell’accoglienza e dei controlli sanitari.
I centri di accoglienza sono stati proposti dalla Regione di intesa con le amministrazioni locali e sono stati accolti dal ministro. Verranno gestiti anche con l’aiuto delle associazioni di volont ariato. Gli ospiti potranno rimanervi temporaneamente, in attesa di rimpatrio, del riconoscimento dello status di rifugiato o di ricongiungimento con familiari che risiedono in altri Paesi europei.
